Il Sole 24 Ore: Morgan, un’eccellenza italiana

Nell’inserto speciale de “Il Sole 24 Ore” di oggi, un nuovo articolo parla della nostra decennale storia. Di seguito la foto e il testo completo:

Se pensiamo al 2008, probabilmente
la prima immagine che visualizziamo
è quella degli impiegati di alcune importanti
banche americane, che mestamente
uscivano per l’ultima volta dai propri uffi –
ci, portando con sé, in una scatola, tutti
i propri effetti personali. Proprio in quello
stesso anno, mentre l’economia di tutto
il mondo rallentava fi no quasi a fermarsi,
due fratelli bresciani, Federica e Fabrizio
Giachetti, e il loro socio investitore brianzolo,
Marco Canali, coraggiosamente
decidevano invece di iniziare una nuova
avventura imprenditoriale, nel diffi cile
settore del meccano-tessile, e fondavano
Morgan Tecnica Spa, con sede ad Adro,
in Franciacorta, per progettare e costruire
macchinari e software per la sala taglio,
in particolare per stendere e tagliare i tessuti.
“Avevamo il know-how, frutto di un’esperienza
pluridecennale trasferitaci da nostro
padre, Franco Giachetti, che è una
vera autorità in materia di innovazione
tecnologica per la sala taglio e che ci guida
e ci ispira quotidianamente, oggi col
ruolo di Direttore Generale – spiega Federica
Giachetti, Presidente di Morgan – e
avevamo un progetto ambizioso, che a
molti a quel tempo pareva temerario e incosciente,
avevamo anche un prodotto e
un marchio nuovi, tutti da costruire, risorse
limitate e un panorama mondiale avverso,
ma avevamo anche tanta convinzione
e un enorme entusiasmo, che custodiamo
e manteniamo tuttora e che abbiamo trasmesso
ai nostri dipendenti e collaboratori,
ai partner tecnologici e infi ne ai clienti,
di cui ci siamo conquistati la fi ducia, giorno
dopo giorno”.
Morgan è oggi una solida multinazionale,
che per il terzo anno consecutivo ha
ottenuto da Cribis D&B l’ambito attestato
di “Prime Company” per la massima affi –
dabilità, condiviso solo dal 3% di aziende
italiane, e che ha fi liali in India, Canada
e Hong Kong, per gestire un export che
supera il 90% della sua produzione, tutta
rigorosamente Made in Italy. La crescita
media in questo decennio ha superato il
35% l’anno, in assoluta controtendenza
e per questo ancora più mirabile ed eccezionale,
e l’ha portata a diventare, già
dal 2012, il primo costruttore italiano del
suo settore e a competere tra i big player
mondiali.
“Un successo che ci rende orgogliosi, anche
perché non è arrivato per caso – aggiunge
Fabrizio Giachetti, CEO – ma è il
risultato di tanto duro lavoro e soprattutto
di una ben ponderata strategia di marketing,
alla quale siamo sempre rimasti fedeli e coerenti.
Sono infatti fermamente convinto
che la buona volontà e l’impegno
siano vani, senza un’analisi attenta del
mercato, una corretta scelta di posizionamento,
che nel nostro caso è stato verso la
fascia alta, e una giusta politica dei prezzi,
che devono essere equi e coerenti, senza
quindi lasciarsi trascinare al ribasso,
per la smania di raccogliere più facilmente
ordini, perché senza adeguati margini,
da reinvestire nel prodotto e nell’azienda,
non ci potrà essere crescita”.
Non è però nello stile di questa esuberante
azienda crogiolarsi nel proprio
passato e accontentarsi, e infatti oltre
a confermare gli investimenti nell’R&D,
per il 2018 annuncia anche l’obiettivo
di una nuova sede produttiva, sempre
in Franciacorta, in grado ad accogliere
i volumi di una crescita che nel primo
trimestre del 2018 ha già registrato
un +50% nella raccolta ordini, grazie
al lancio di alcuni prodotti nuovi, di elevata
importanza strategica, come il taglio
a foglio singolo Ply1, che permetteranno
di espandersi anche al di fuori
del settore dell’abbigliamento ed aprire
nuovi e promettenti mercati nel settore
dell’automotive, dell’arredamento e nei
settori dedicati ai materiali tecnici.