La nuova legge di bilancio 2021, oltre a rinnovare il beneficio fiscale del credito d’imposta dell’industria 4.0 (l’ex “iperammortamento”) , per gli investimenti effettuati nel corso del 2021 e nella prima parte del 2022, ha aumentato l’aliquota del contributo dal 40 al 50% dell’investimento, in più, se l’azienda ha ricavi inferiori ai 5 milioni di euro, potrà compensare il credito fiscale anche in un’unica soluzione nello stesso esercizio di entrata in funzione del bene (o suddividerlo in tre anni se i ricavi sono stati superiori al limite dei 5 milioni).
Tradotto in termini numerici: un investimento 4.0 di 100 mila euro, genera un contributo a fondo perduto sotto forma di credito di imposta da 50 mila euro, utilizzabile da 1 a 3 anni.
Il beneficio può essere ulteriormente ampliato accedendo ad un finanziamento agevolato con la misura “beni strumentali” (o “Nuova Sabatini”), che funziona sostanzialmente in questi termini: lo Stato, su un finanziamento bancario (o leasing) finalizzato ad un investimento in beni strumentali, restituisce una certa quota a fondo perduto in conto interessi, tale quota, nel caso di beni 4.0, è pari ad un interesse attualizzato con tasso del 3,575% (5,5% se si è un’impresa del Sud) e se, come normalmente avviene, il tasso della banca risultasse inferiore a quello del contributo, il beneficiario, oltre a veder azzerato il costo finanziario, può tenere l’eccedenza in azienda.
L’importante novità per il 2021 è che il contributo verrà versato, anziché anno per anno, in un’unica soluzione entro trenta giorni dalla stipula del contratto di finanziamento (o consegna del bene in caso di leasing).
Tradotto in termini numerici: a fronte di un finanziamento di 100 mila euro con rimborso a cinque anni per un bene strumentale 4.0, lo Stato verserĂ subito un contributo pari a 10.092,38 euro (che diventano 15.739,72 eur per imprese del Sud Italia).
E’ importante qui notare che, a differenza del credito d’imposta dell’industria 4.0 che è un automatismo, per ricevere il contributo della “Nuova Sabatini” è necessario che ci siano ancora fondi statali disponibili: per quanto molto capienti, negli anni passati, da giugno/luglio in poi, in genere questi fondi andavano in esaurimento. Il tempismo è importante, perciò se decidete di acquistare un macchinario 4.0 e usufruire anche della misura “beni strumentali”, conviene muoversi il prima possibile.
Vale anche la pena di sottolineare che l’effetto combinato delle due misure che abbiamo illustrato, unito alla deducibilità IRES ordinaria delle quote di ammortamento, non solo può arrivare ad abbattere fino a oltre l’80% il costo del bene, ma può generare, nell’anno dell’investimento, un’importante liquidità aggiuntiva per l’impresa.